Grafico real time del nivometro di Monte Rivon



Bollettino neve e valanghe

Emesso il 17/05/2024 alle 16:00

Situazione

Negli ultimi giorni sono scesi 30-40 cm di neve fresca sopra i 2500-2600 m, con accumuli maggiori alle quote più alte. Le temperature e il limite delle nevicate sono stati molto altalenanti. E' piovuto fino a 2400 m per poi nevicare, la scorsa notte, sopra i 1600 m. Ne consegue un manto nevoso umido, bagnato e fortemente indebolito anche negli strati più interni fino ai 2500 m circa. In questo contesto di forte umidità il pericolo maggiore è legato alla risalita diurna delle temperature, all'irraggiamento solare e alle precipitazioni residue del pomeriggio, con conseguente aumento dell'attività valanghiva spontanea soprattutto sui pendii molto ripidi e alla base delle pareti rocciose. Sopra i 2800 m circa i venti hanno formato lastroni sensibili già al passaggio del singolo sciatore. Il grado di pericolo è 2-moderato sopra i 2200 m nelle Dolomiti; 1-debole nell Prealpi dove è sempre piovuto, c'è neve solo sulle cime più alte e la fusione prosegue a ritmo spedito.


Previsione

Bel tempo, lieve instabilità pomeridiana e irraggiamento notturno con formazione di una sottile crosta da rigelo. La risalita dello zero termico e il sole favoriranno tuttavia l'attività valanghiva spontanea con valanghe a debole coesione umide e bagnate, soprattutto di medie dimensioni, dai pendii molto ripidi e dalle pareti rocciose sopra i 2500 m. Nelle zone con più neve fresca le valanghe, in isolati casi, potrebbero erodere gli strati più interni e diventare grandi. Col passare dei giorni il pericolo si sposterà alle quote più alte interessando i bacini non ancora scaricatisi, specie sui pendii Nord dove l'innevamento è maggiore. Il distacco provocato sarà possibile già al passaggio del singolo sciatore sui pendii molto ripidi sopra i 2800 m. Nelle Dolomiti il grado di pericolo sarà 2-moderato in rialzo a 3-marcato dalla mattinata. Domenica e lunedì l'attività valanghiva dovrebbe essere più contenuta e rientrare in un grado di pericolo 2-moderato; 1-debole nelle Prealpi.


Indicazioni

Il pericolo di valanghe interessa prevalentemente gli ambiti non controllati della montagna anche se non si escludono singoli eventi di magnitudo ridotta difficilmente prevedibili. Le condizioni sono tipicamente primaverili quindi si consiglia di fare attenzione agli orari e alle esposizioni: le escursioni dovrebbero iniziare e terminare in tempo. I lastroni da vento si assesteranno e stabilizzeranno abbastanza rapidamente a causa dell'aumento delle temperature e dell'irraggiamento ma, rimarranno instabili sui pendii molto ripidi a ridosso delle cime più alte per cui si raccomanda di valutarli sempre con spirito critico. Attenzione al rischio di scivolata e caduta sulle croste dure. Attualmente il servizio dispone di poche informazioni dal territorio; perciò, il pericolo di valanghe deve essere valutato in modo particolarmente accurato in loco.


17 maggio

Pericolo: Debole pericolo di valanghe (grado 1).

Neve fresca:

Luoghi pericolosi: isolati in tutte le esposizioni

Quota: Oltre i 1900

Tipo di valanga: Valanga di neve umida a debole coesione

Ambiti del pericolo: Zone non controllate


18 maggio

Pericolo: Debole pericolo di valanghe (grado 1).

Neve fresca:

Luoghi pericolosi: isolati in tutte le esposizioni

Quota: Oltre i 1900

Tipo di valanga: Valanga di neve umida a debole coesione

Ambiti del pericolo: Zone non controllate


19 maggio

Pericolo: Debole pericolo di valanghe (grado 1).

Neve fresca:

Luoghi pericolosi: isolati in tutte le esposizioni

Quota: Oltre i 1900

Tipo di valanga: Valanga di neve umida a debole coesione

Ambiti del pericolo: Zone non controllate


20 maggio

Pericolo: Debole pericolo di valanghe (grado 1).

Neve fresca:

Luoghi pericolosi: isolati in tutte le esposizioni

Quota: Oltre i 2000

Tipo di valanga: Valanga di neve umida a debole coesione

Ambiti del pericolo: Zone non controllate


Scala del pericolo

Per una corretta interpretazione del bollettino consultare la legenda dei simboli e la specifica guida Guida AINEVA alla consultazione.

Fonte: © ARPAV


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